LUIGI CAPUANA
CATANIA
CAV. NICCOLÒ GIANNOTTA, Editore
Via Lincoln, 271-273-275 e via Manzoni, 77.
Stabile proprio.
—
1899.
PROPRIETÀ LETTERARIA
Catania — Tipografia di Lorenzo Rizzo.
INDICE
Nuovi ideali d'arte e di critica, conferenza
Felice Cavallotti, drammaturgo e poeta
Alfonso Daudet
Goethe
Giovanni Meli
Gabriele d'Annunzio
Emilio Zola
Una jettatura
La Chimera
E. Rod — E. Lesca
Vittorio Pica
Enrico Ibsen
Di un'opinione di E. Zacconi
Ascensioni umane
Tullo Massarani
E. De Amicis e P. Martini
La nevrosi artistica
Domando la parola
Per un romanzo
Dialoghi d'Esteta
Edoardo Boutet e le sue cronache drammatiche
La Società per gli studi francesi in Italia
(Conferenza detta il giorno 11 maggio 1899 nella sala del TeatroNuovo di Pisa, a beneficio degli Asili Infantili.)
Signore e Signori.
Ogni volta che sento ragionare o sragionare diarte — e a me accade spesso, bene o male, essa èil mio mestiere — mi torna in mente una mirabilepagina di Francesco De Sanctis a proposito dellaDivina Commedia. Con arguta genialità, egli dimostracome Dante, volendo fare un'allegoria etico-religiosa,sia stato costretto dalla sua natura dipoeta a ribellarsi contro il concetto astratto, a dargliforma viva e solida, a farne una creazione immortale.La favola lo scalda, lo soverchia — eglidice — e vi si lascia indietro come innamorato,nè sa creare a metà, arrestarsi a mezza via.Nel caldo dall'ispirazione, non gli è possibilestarsi col secondo senso dinanzi (il senso etico-religioso)[vi]e formar figure mozze che si rispondonoappuntino, particolare con particolare, accessoriocon accessorio, come riesce ai mediocri. La realtàstraripa, oltrepassa l'allegoria, diviene sèstessa; il figurato scompare in tanta pienezza divita, fra tanti particolari. Indi la disperazionedei commentatori: egli fece il suo mondo, e loabbandonò alle dispute degli uomini.
Fare il suo mondo e abbandonarlo alle disputedegli uomini, ecco quel che mi sembra debba esserel'ideale di ogni artista. In altri termini, questovuol dire che l'essenza dell'Art