LUIGI CAPUANA.
STUDI
SULLA
LETTERATURA
CONTEMPORANEA.
PRIMA SERIE.
MILANO,
G. BRIGOLA E COMP.º EDITORI
2 · Via Manzoni · 2
1880.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
Milano. — Tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C.
[v]
«La forma non è a priori, non è qualcosa chestia da sè e diversa dal contenuto, quasi ornamentoo veste, o apparenza o aggiunta di esso: anzi èessa generata dal contenuto, attivo nella mentedell’artista: tal contenuto, tal forma.
················
«Ma se il contenuto, bello, importante, è rimastoinoperoso o fiacco o guasto nella mento dell’artista,se non ha avuto sufficiente virtù generativae si rivela debole o falso o viziato nella forma,a che vale cantarmi le sue lodi?
«In questo caso il contenuto può essere importantein sè stesso: ma come letteratura o comearte non ha valore.
[vi]
«E per contrario il contenuto può essere immoraleo assurdo o falso o frivolo: ma se in certitempi e in certe circostanze ha operato potentementenel cervello dell’artista ed è diventato unaforma, quel contenuto è immortale.»
De Sanctis.
«L’arte è una serie di forme estetiche l’una menperfetta dell’altra, come quelle che sempre menoadempiono alle assolute condizioni dell’arte; e sonosempre meno naturali e spontanee, meno epiche efantastiche, sempre più spirituali, liriche, filosofichee vie più reali; e sì l’intuizione dell’arte è sempremen lieta e bella e vie più trasparente e immediataall’ideale. Ella è sempre una serie regressivae discendente.»
De Meis.
Il mio credo critico è tutto in queste parole dicosì grandi maestri.
Milano, 5 Novembre 1879.
L. Capuana.
[1]
Gli scritti inediti del Michelet non aggiungerannoniente di nuovo a quello che già sappiamo di lui.Qualche tocco di luce, qualche gentile sfumatura,una più aggradevole fusione di tinte: ecco il pocoche guadagnerà la figura viva e parlante dell’illustrescrittore. «Ma vie intime est partout mêlée àma vie d’étude», egli scrisse nel suo primo testamentodel 1865. «Je ne laisserai que les materiauxqui ont servi à preparer mes ouvrages», aggiunsenell’altro del 1872. Ma questo non vuol dire che lapubblicazione dei suoi scritti inediti riuscirà di pocaimportanza.
Il Michelet aveva l’abitudine di notare tutte lesue idee, tutti i suoi sentimenti nel momento stesso[2]che gli sbucciavano nel pensiero o gli agitavano ilcuore. Fogli volanti, segnati colla data dell’anno,del mese, del giorno e dell’ora, buttati in uno deicinquanta portafogli